Certe situazioni, per quanto traumatiche, ti fanno rendere
conto che la vita non è infinita e il fatto di disporre del tuo corpo (alzarti,
camminare, utilizzare le braccia, essere autonomo) non è scontato. Questo è
quello che è successo a me come singola, e di riflesso a noi come famiglia. Per
una serie di eventi particolarmente ben assestati tutto si è risolto in maniera
piuttosto rosea. No, non è tutto come
prima però la vita ha ancora tutto il suo significato, no anzi ne ha di più
perchè ne sei più consapevole.
Tutto questo ciarlare per dire che noi ci siamo, metterci in
discussione, vogliamo fare delle cose che amiamo e trascorrere il nostro tempo
in modo soddisfacente in un posto che possiamo davvero sentire nostro. Non
tutto rose e fiori chiaro, ma puntiamo a quello che ci serve e appaga il resto
non ci interessa.
Ci siamo trasferiti in una piccola località montana tra
Emilia-Romagna e Liguria dove il cielo è di un azzurro netto, il vento cambia
le carte in pochi attimi e il bosco ti circonda con sapienza. E ora? Ora
apriamo una piccolissima azienda agricola atta a darci sostentamento economico
e il più che possiamo per l'autoconsumo. Tutto nel rispetto della madre terra e
dei suoi meccanismi. Ci sono tanti dubbi e incertezze su argomenti in cui ne
sappiamo poco e niente ma siamo disposti a provare, con motivazione e voglia di
rialzarci se cadiamo.
Da qui l'idea del blog, raccontare quello che facciamo (un
diario di bordo?) e magari rapportarci con realtà simili (o anche molto diverse
dalla nostra) chissà mai che possa aiutare qualcuno e creare una comunità che,
con tutti i limiti del virtuale, potrà essere fruibile.
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