giovedì 17 marzo 2022

Il recinto elettrificato

 

Quando ci siamo trasferiti in montagna abbiamo subito notato il gran numero di recinzioni elettriche nei prati e nei giardini, pensavamo fossero esagerati e che probabilmente non ne avremmo avuto bisogno. Ci sbagliavamo, tanto per cambiare.

Vorrei subito premettere che la barriera elettrica è un modo di convivere con gli animali selvatici, non un modo per fargli del male senza ragione. Viene utilizzato anche nelle zone popolate dagli orsi (i pochi rimasti) per evitare lo sterminio. E' importante capire esattamente chi dobbiamo difendere o allontanare con la nostra recinzione tarandola ad hoc, controllando spesso che tutto sia in buone condizioni e perfettamente funzionante.

Il perimetro che andremo a delineare non per forza deve essere "chiuso" (facendo coincidere inizio/fine), il nostro per esempio inizia attaccandosi a una recinzione e finisce attaccandosi ad un' altra recinzione creando una forma bizzarra.

 

Di cosa abbiamo bisogno?

- elettrificatore. Ce ne sono di molti tipi : col cavo o batteria, a diversi voltaggi, a diverse intensità di scossa (che si indicano col termine joule). La scelta dipende essenzialmente dalla possibilità di allaccio alla corrente e dall'animale da allontanare (tendenzialmente per domestici e piccoli selvatici bastano piccoli apparecchi, invece per selvatici grandi o domestici con folta pelliccia servirà qualcosa con più potenza).

- fili elettrici di collegamento positivo/ negativo + palina per messa a terra;

- fili conduttori (o bande)

- pali (o supporti) con relativi isolatori

- tester di corrente e cartelli per segnalare

- kit per cancelli o cancello vero e proprio

 

Noi abbiamo iniziato piantando i pali che sorreggeranno i fili; abbiamo impiegato pali di legno di recupero con l'ausilio di una trivella manuale e di un piantapali di fortuna (in realtà un arcaico cric ma questa è un'altra storia). Ce ne sono di vario genere e materiale in commercio, c'è anche chi usa i picchetti da ponteggio edile. Abbiamo tenuto una distanza di quattro metri tra uno e l'altro.

Dopo di che abbiamo avvitato (tramite apposito inserto che si allaccia all'avvitatore) gli isolatori, nel nostro caso in plastica ad anello. Le altezza da scegliere dipendono sempre dall'animale a cui ci rivolgiamo, nel nostro caso 5 fili ad cm 25- 40- 70 - 90 - 130  da terra per scoraggiare l'accesso a caprioli e cinghiali principalmente.

Prima di chiudere il recinto pensiamo all'accesso (fondamentale per essere comodi e passare con attrezzature varie) è possibile scegliere dei kit a molla (formati da maniglia isolata + isolatori "speciali" + molla per aprire e chiudere che si solito può tendersi da 3 a 5 metri), uno per ogni filo di collegamento. Oppure possiamo posizionare un cancello (che ovviamente deve essere alto come la recinzione) e interrare un filo dell'alta tensione per elettrificare le due parti del recinto.

Ora si fà correre il filo (noi abbiamo scelto un filo intrecciato robusto) attraverso gli isolatori da inizio a fine percorso, avendo cura di tanto in tanto di creare dei "by-pass" verticali con tocchetti di filo per collegare tra loro in altezza tutti i circuiti e rendere più stabile (anche in caso di manomissioni o rotture) tutto il circuito elettrico. Per collegare i vari fili esistono connettori e sistemi vari, ma noi dopo un pò di ricerche e soprattutto consigli di chi lo ha fatto prima di noi abbiamo fatto dei semplici nodi.

Ora non ci rimane che allacciare l'elettrificatore, avendo cura di proteggerlo con una cappottina (noi abbiamo usato un bidoncino ) visto che si passerà parecchio tempo all'esterno godendosi tutta la variegatura di meteo possibili. Colleghiamo il cavo del polo positivo rosso (di solito con una sorta di pinza) a un qualsiasi tratto del filo della recinzione e il cavo del polo negativo nero con un palo di ferro zincato piantato in profondità nel terreno (palina messa a terra appunto). Se il recinto è molto esteso si consiglia di mettere 3 pali (ovviamente collegati tra loro), e bagnare frequentemente il terreno dove è/sono posto/ti. E' importante mettere questo palo almeno a tre metri da quello dell'impianto elettrico domestico.

 

A questo punto è d'obbligo attaccare la corrente e verificare che tutto funzioni provando su vari tratti con un tester. Solitamente si conficca a terra il bastoncino metallico e si allaccia il corpo del tester sul filo della recinzione. Se si vuole risparmiare su questo pezzo, con un cacciavite cercafase si può anche fare, ma sapremo solo se funziona o no, non conosceremo i volt esatti.

E' obbligatorio esporre in prossimità della recinzione (o appendendo direttamente ai fili) dei cartelli di colore giallo che indichino la presenza di elettricità e di conseguenza di prendere la scossa.

 

Questo articolo non è nulla di speciale, ma ci auguriamo che a chi non ne sà nulla possa tornare utile! A noi lo sarebbe stato!

Qualche link utile:

https://www.youtube.com/watch?v=bo-x2qgLDYc&t=552s&ab_channel=NaturaeBellezza

https://www.youtube.com/watch?v=oztPzQZkqzM&t=1482s&ab_channel=IViaggiatoriDelGatto-NienteFancySoloRancid

https://www.youtube.com/watch?v=jLVrItUjAn8&t=385s&ab_channel=Naturale%21

https://www.youtube.com/watch?v=yc-Ke0zJ-FY&t=175s&ab_channel=RewildingApennines


















 

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